Pubblicata per la prima volta in Italia da Sandro Teti editore, tradotta da Marilena Rea, studiosa, critica e traduttrice della poetessa Cvetaeva, “La principessa guerriera” è una fiaba scritta dalla sublime poetessa russa Marina Cvetaeva, un’opera poco conosciuta che trascina dentro quel mondo fatto di folklore, di usanze, costumi e profumi intramontabili e di un ribaltamento dei canoni classici della figura della principessa che la vedrebbe solare, elegante, una sorta di Zar-fanciulla che fa sognare ad occhi aperti, mascolina e forte.
Troviamo quindi una guerriera, impavida e sprezzante del pericolo, audace e persino rivoluzionaria e personaggi fiabeschi la cui funzione viene ribaltata con grande sorpresa del lettore e uno stile sensazionale, che lambisce all’erotismo e alla sensualità (scritto in un’epoca molto difficile, negli anni Venti del ‘900, in piene guerra civile russa).
Nel centenario della sua stesura, questa fiaba moderna viene pubblicata da Sandro Teti editore con illustrazioni originali a fronte e la postfazione dell’attrice teatrale e cinematografica Monica Guerritore.
Da scoprire!
Ecco la trama:
Una Vergine guerriera possente come il sole, uno Zarevič inetto e perseguitato dalla sua Matrigna, un vecchio Zar ubriacone: i personaggi della tradizionale fiaba russa Zar-fanciulla acquistano una nuova vita nei versi di uno dei più grandi poeti russi del Novecento. Marina Cvetaeva compone questo poema nei difficili anni della guerra civile, poco prima di partire per l’esilio, riuscendo con la sua tipica potenza immaginifica a fondere la cultura popolare e folcloristica di una Russia che stava per scomparire con le storie di personaggi biblici, ovidiani, shakespeariani. L’opera esprime nella maniera più compiuta il geniale talento di Cvetaeva nel creare complesse tramature di temi e di stili.